Nuovo corso-concorso dirigenti scolastici: bozza e proposte DiSAL


Le osservazioni di DiSAL nella prospettiva del futuro corso-concorso a dirigenti scolastici

 

Dopo la riunione consultiva convocata dal MIUR lo scorso 26 settembre per iniziare a raccogliere osservazioni sullo svolgimento del nuovo corso-concorso per dirigenti scolastici così come previsto dalla Legge 128/2013 e da emanare entro il 31 dicembre 2014 (come stabilito dal DCPM  58/2014), DiSAL ha presentato le proprie valutazioni generali (già a suo tempo espresse in presenza del DM 104), in generale fortemente negative a causa della scelta di spingere la figura della direzione scolastica ad appiattirsi sul modello della dirigenza della burocrazia statale,

Pur in presenza di queste valutazioni critiche, DiSAL ha presentato proposte di modifica della Bozza di Regolamento per il nuovo corso-concorso predisposta dal MIUR, allo scopo di ridurre al minimo i danni di un cattivo ed poco efficace reclutamento.

Il Ministero ha raccolto le osservazioni presentate dalle Associazioni, dai sindacati e dagli esperti consultati e si è riservato di far conoscere le proprie intenzioni in merito sia al Regolamento e successivamente al Bando da emanare. Mentre il primo riguarderà, come al solito, le linee generali, i requisiti di accesso e lo schema generale delle prove, il Bando dovrà dettagliare aspetti particolari quali la composizione delle commissioni, i contenuti delle prove, le sottocommissioni, la tabella dei titoli e le eventuali riserve per categorie di concorsi precedenti.

 

Osservazioni

 

Tutto lo Schema di Regolamento vuole dare esecuzione a quanto previsto dall’art. 17 comma 1 della Legge 128/2013 e si muove, dopo la triste vicenda concorsuale precedente,  nell’ambito di una concezione di ritorno al centralismo che caratterizza l’approccio degli ultimi governi rispetto al tema scuola ed, in particolare, al tema della dirigenza scolastica.

Come Associazione professionale che ha sempre rivendicato la piena attuazione dell’autonomia scolastica ed ha recentemente presentato articolate proposte per una nuova dirigenza scolastica ispirata a principi di professionalità, autonomia e libertà, consideriamo il modello proposto dalla legge di un corso-concorso come una soluzione temporanea e provvisoria, in attesa di attuare pienamente l'autonomia scolastica che non potrà non portare con sé il reclutamento diretto del dirigente scolastico da parte delle autonomie scolastiche.

Le osservazioni presentate, quindi, e le proposte di modifica si muovono secondo i seguenti criteri:

- ridurre al minimo il ruolo dalla S.N.A. proprio perché si tratta di un ambito individuato dalla norma ma assolutamente improprio rispetto alla finalità;

- ricondurre l’elaborazione dei contenuti della materia concorsuale nell’ambito dell’Istruzione attraverso un ambito specifico che può essere la Commissione ministeriale consultiva proposta;

- piegare il più possibile le competenze da valutare verso l'ambito formativo-didattico;

- decentrare le sedi delle prove e delle fasi del corso;

- semplificare la procedura dando più rilevanza all’apprendimento sul campo (tirocinio) e dando a questa fase potestà valutativa.

In generale riteniamo che si debba tener conto della necessità di non  identificare la dirigenza scolastica con la dirigenza pubblica sul piano giuridico (problema ben diverso è la condizione economica) in quanto la dirigenza scolastica deve mantenere caratteristiche assolutamente specifiche, non assimilabili al resto della dirigenza pubblica in termini di obiettivi, complessità, finalità, materia professionale e di compiti strategici.

Allo scopo di garantire quindi questa specificità all’interno della procedura concorsale è opportuno quindi che questa venga guidata da una Commissione di dirigenti scolastici ed ispettori di consulenza al Ministro, possibilmente all’interno del Ministero stesso, per tutte le proposte alla S.N.A.

La stessa Commissione dovrà essere chiamata, nella prospettiva di superamento di questa fase transitoria, a stendere al Ministro le proposte sul nuovo profilo giuridico del dirigente scolastico da presentare al Parlamento che ispiri le successive norme di riforma.

 

Aspetti positivi

 

Nell’ambito quindi di una soluzione urgente e provvisoria, è da considerarsi il minore dei mali che per le prove scritte si preveda di adottare il modello delle prove strutturate a quesiti. 

In particolare per la prova pre-selettiva occorre prevedere che verta su temi attinenti alla cultura scolastica e professionale, alle competenze del futuro dirigente scolastico, per evitare il rischio di quella dell’ultimo concorso (librone di preparazione alla prova preselettiva con domande su tutto lo scibile, anche non coerente con quanto utile ad un dirigente). La prova preselettiva, nello Schema di decreto, assume un peso più adeguato in quanto, se veramente il bando di reclutamento diventasse a scadenza annuale, se un candidato non passa la preselezione può riprovare l’anno successivo.

E’ da considerarsi positivo il peso che viene riconosciuto nella valutazione dei titoli alle esperienze di collaborazione svolte con il dirigente scolastico e di funzione strumentale svolte nella carriera di docente da parte del corsista.

E’ positiva la previsione di bandi annuali per il reclutamento di dirigenti scolastici

 

Criteri cui ispirare le proposte di modifica dello Schema di decreto

 

Bisogna tenere presente che le proposte di integrazione che si possono suggerire, seppur importanti e necessarie, sono comunque soluzioni di ripiego in quanto lo Schema di decreto è scritto all’interno del vincolo posto dalla norma che prevede l’utilizzo della S.N.A.

I punti irrinunciabili per orientare l’individuazione proposte di miglioramento allo Schema di Decreto sono:

- ricalibrare e contenere il ruolo dalla S.N.A., inserendo nella docenza prevista per il corso di formazione presso la S.N.A. dei temi di management educativo ed esperti che collaborano alla progettazione formativa

- curvare il più possibile le competenze del dirigente scolastico da formare e  valutare durante il corso verso l'ambito formativo-didattico

- sostenere il decentramento delle sedi delle prove

- semplificare la procedura del corso aumentando il tirocinio in sedi decentrate e dando a questo potestà valutativa

- richiedere, contestualmente alla approvazione del Decreto che bandisce il nuovo corso-concorso per dirigenti scolastici anche la costituzione di una Commissione didattica composta di dirigenti scolastici in servizio come organo consultivo su tutta la materia professionale del concorso

 

Allegato

 

Al fine di contribuire alla stesura del DCPM, DiSAL ha consegnato in data 28 settembre la proposta allegata.

 

 
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